Classificazione zone ATEX

Aggiornate le norme per la classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione: CEI EN 60079-10-1\2:2016

Per quanto concerne la classificazione delle aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive, il datore di lavoro è obbligato a ripartire (classificare) i luoghi di lavoro in zone specifiche in base a frequenza e durata della presenza di atmosfere esplosive. In funzione di tale classificazione delle aree con rischio di esplosione, tutti gli apparecchi e gli impianti elettrici installati all’interno di tali zone ATEX dovranno risultare compatibili, al fine di non rendere possibile l’innesco dell’atmosfera esplosiva.

Ricordiamo di seguito le definizioni delle zone pericolose con cui vengono classificati gli ambienti.

 

Zone ATEX

I luoghi pericolosi in base alla frequenza ed alla durata della potenziale atmosfera esplosiva sono suddivisi nelle seguenti zone:

Atmosfere esplosive - zone pericolose

 

Normativa di riferimento

CEI EN  60079-10-1 (CEI  31-87): 2016 “Atmosfere esplosive – Parte 10-1: Classificazione dei luoghi – Atmosfere esplosive per la presenza di gas”

Tratta la classificazione dei luoghi ove possono manifestarsi dei pericoli associati alla presenza di gas o vapori o nebbie infiammabili e può essere utilizzata come base per effettuare la corretta scelta ed installazione di apparecchiature per l’uso in un luogo pericoloso. Si applica ai luoghi in cui vi può essere il pericolo di accensione dovuto alla presenza di gas o vapori infiammabili, in miscela con aria in condizioni atmosferiche normali, ma non si applica a: miniere con possibile presenza di grisou; luoghi di trattamento e produzione di esplosivi; luoghi dove il pericolo può manifestarsi per la presenza di polveri o fibre combustibili; guasti catastrofici o rari malfunzionamenti non compresi nel concetto di anormalità trattato in questa Norma; applicazioni commerciali ed industriali dove viene utilizzato solo gas a bassa pressione (per es. in apparecchi di cottura, in riscaldatori di acqua ed usi simili), dove l’installazione soddisfa i requisiti di regole e codici relativi al gas; locali adibiti ad uso medico; ambienti domestici. La presente edizione rappresenta una revisione tecnica dell’edizione precedente e sostituisce completamente la CEI EN 60079-10-1:2010-01, non più applicabile dal 13-10-2018.

 

CEI EN  60079-10-2 (CEI  31-88): 2016 “Atmosfere esplosive – Parte 10-2: Classificazione dei luoghi – Atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili”

Tratta dell’identificazione e della classificazione dei luoghi dove sono presenti atmosfere esplosive dovute a polvere e strati di polvere combustibile, onde consentire un’adeguata valutazione delle sorgenti di accensione presenti in detti luoghi. I principi di questa norma possono anche essere seguiti nei casi in cui fibre combustibili o residui volanti combustibili possono causare un pericolo. La presente edizione sostituisce completamente la CEI EN 60079-10-2:2010-01, non più applicabile dal 20-02-2018.

 

Ad oggi quindi è possibile utilizzare, per la classificazione dei luoghi pericolosi per la presenza di gas esclusivamente la Norma CEI EN 60079-10-1:2016.

Il CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, ha di conseguenza abrogato le Guide CEI 31-35, 31-35/A e 31-35; V1 che costituivano uno strumento essenziale di supporto ai tecnici incaricati della classificazione dei luoghi con pericolo d’esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili e contestualmente anche la Guida CEI 31-56, a seguito dell’abrogazione della Norma CEI 60079-10-2:2010 “Classificazione dei luoghi – Atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili”, a sua volta sostituita dall’edizione 2016 della norma stessa.

Sui singoli fogli di abrogazione delle guide tecniche precedentemente indicate il CEI ha indicato:

“Il Sotto Comitato CEI SC 31J (…) ritiene che i contenuti tecnici della Guida CEI 31-XX (…) rappresentino un utile riferimento, per le metodologie scientifiche in esse contenute, relativamente alle parti non in contrasto con la nuova edizione della Norma CEI EN 60079-10-X:2016, nell’ambito delle scelte affidate al valutatore/classificatore”.

Il CEI non ha comunicato quando è prevista la pubblicazione delle nuove edizioni delle guide per la classificazione dei luoghi pericolosi per l’esplosione dovute a gas e polveri combustibili.

Riportiamo di seguito un esempio di classificazione di luogo a rischio esplosione per la presenza di gas infiammabile.

 

 

ESEMPIO DI CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI PERICOLOSI

Una normale pompa di tipo industriale, con tenuta meccanica, installata a livello del terreno, posizionata all’aperto, che utilizza un liquido infiammabile (Esempio N°1 della CEI 60079-10-1).

 

Caratteristiche dell’ambiente

Tipo ambiente: Aperto e privo di ostacoli
Pressione ambiente, Pa: 101.325 Pa
Temperatura media ambiente, T: 20 °C
Velocità dell’aria di ventilazione, wa: 0.3 m/s
Disponibilità della ventilazione: Buona

 

Caratteristiche della sostanza infiammabile

Sostanza infiammabile: Benzene (CAS no. 71-43-2)
Massa molare: 78.11 kg/kmol
Limite inferire d’infiammabilità, LFL: 1.2 % vol (0.012 vol/vol)
Temperatura di auto-accensione, AIT: 498 °C
Massa Volumica del gas, ρg: 3.25 kg/m3

 

Caratteristiche dell’emissione

Sorgente di emissione, SR: Tenuta meccanica
Grado di emissione: Secondo (perdita dovuta alla rottura della tenuta)
Portata di emissione del gas, Wg: 3.85 * 10-3 kg/s
Caratteristica di emissione, Wg/(ρg*k*LFL): 0.1 m3/s
Coefficiente di sicurezza, k: 1

 

Caratteristiche del luogo pericoloso

Grado di diluizione (vedere fig. E.1): Medio
Tipo di zona(e): Zona 2
Gruppo degli apparecchi: IIA
Classe di temperatura: T1

 

 

Grado di diluizione

 

Distanza pericolosa

 

La successiva Figura E.3 mostra la vista frontale dell’installazione. La figura è basata su un vapore più pesante dell’aria che determina (come indicato in Figura E.2) una distanza pericolosa di circa 3m.

 

 

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